Punti Chiave
- 1-2 ETF bastano per semplicità ed esposizione globale
- 3-5 ETF offrono buona diversificazione senza complicazioni
- Più di 5 ETF? Rischio di sovrapposizione e costi inutili
- Qualità e chiarezza vincono sulla quantità
Introduzione: Perché questa domanda conta
Se stai leggendo questo, probabilmente hai già un’idea di cosa siano gli ETF (o magari hai letto il mio articolo precedente, vero?). Ora ti starai chiedendo: “Ok, gli ETF sono fantastici, ma quanti ne dovrei avere? Uno? Cinque? Venti?”. È una domanda che mi sono fatto anch’io quando ho iniziato a costruire il mio portafoglio, e credimi, non c’è una risposta universale. Però, come quando prepari una playlist per un viaggio, non vuoi né una canzone sola né cento che ti confondono. Oggi ti aiuto a trovare il numero giusto di ETF per te, con un po’ di chiarezza e qualche consiglio pratico. Pronti? Andiamo!
Cosa influenza il numero di ETF?
Prima di buttare lì un numero a caso, lasciami spiegare cosa determina quanti ETF dovresti avere. È un po’ come scegliere gli ingredienti per una cena: dipende da chi sei e cosa vuoi ottenere. Ecco i fattori principali:
- I tuoi obiettivi finanziari: Vuoi far crescere i tuoi risparmi per la pensione tra 20 anni? O magari cerchi un reddito passivo per viaggiare fra 5 anni? Obiettivi diversi richiedono strategie diverse.
- Il tuo budget: Se investi 200 euro al mese, gestire 10 ETF diventa complicato (e costoso, con le commissioni). Con un capitale più grande, hai più spazio per diversificare.
- Il tempo che vuoi dedicare: Gli ETF sono semplici, ma più ne hai, più devi controllarli. Se vuoi un portafoglio “imposta e dimentica”, meno è meglio.
- La tua conoscenza: Sei un principiante o un investitore esperto? Più sai, più puoi permetterti di aggiungere ETF specifici senza perderti.
- La diversificazione che cerchi: Gli ETF sono già diversificati, ma magari vuoi coprire più aree (azioni, obbligazioni, mercati emergenti) per bilanciare i rischi.

Quando ho iniziato, avevo solo 1.000 euro da parte e zero esperienza. Ho scelto un ETF globale e basta.
Col tempo, ho aggiunto un altro paio per bilanciare meglio. Ma non c’è una regola scolpita nella pietra: dipende da te.
Quanti ETF sono troppi? Una regola pratica
Ok, veniamo al succo: quanti ETF sono il massimo? Non esiste un numero magico, ma la maggior parte degli esperti (e la mia esperienza personale) suggerisce di stare tra 1 e 5 ETF per la maggior parte degli investitori. Perché?
- 1-2 ETF: Perfetto per chi inizia o vuole semplicità. Un ETF globale (come uno sull’MSCI World) copre migliaia di aziende in tutto il mondo. Aggiungine uno obbligazionario se vuoi più stabilità.
- 3-5 ETF: Ideale per chi ha un po’ più di capitale o vuole diversificare tra regioni (es. USA, Europa, emergenti), settori o asset (azioni, obbligazioni, materie prime).
- Più di 5? Rischia di diventare complicato. Più ETF non significa sempre più diversificazione: spesso finisci per sovrapporre gli stessi mercati o pagare commissioni inutili.

Ti racconto un aneddoto: un amico una volta aveva 12 ETF nel portafoglio. Pensava di essere super diversificato, ma quando abbiamo guardato bene, metà seguivano indici simili!
Ha semplificato a 4 e ora dorme meglio la notte. La lezione? Qualità batte quantità.
Esempi concreti per ogni tipo di investitore
Per rendere tutto più chiaro, ecco tre esempi di portafogli con diversi numeri di ETF, pensati per profili diversi:
Il principiante assoluto (1 ETF)
Portafoglio :100% in un ETF globale come iShares Core MSCI World UCITS ETF (Acc).
Perché funziona :È semplice, diversificato e cresce con il mercato.
L’investitore bilanciato (3 ETF)
Portafoglio: 60% ETF azionario globale, 30% ETF obbligazionario, 10% ETF mercati emergenti.
Perché funziona: Copri azioni, obbligazioni e un pizzico di rischio extra.
L’appassionato esperto (5 ETF)
Portafoglio: 40% azionario globale, 20% obbligazionario, 15% settoriale, 15% emergenti, 10% materie prime.
Perché funziona : Diversificazione avanzata, ma richiede più attenzione.
Questi sono solo spunti, ma il punto è: non servono decine di ETF per essere diversificati. Con pochi, ben scelti, puoi coprire il mondo.
Errori da evitare
Prima di chiudere, voglio avvisarti di qualche trappola in cui è facile cadere:
- Uso improprio : Aggiungere ETF per “moda” (es. intelligenza artificiale) può essere superfluo se il tuo ETF globale copre già quel settore.
- Costi : Troppi ETF aumentano le spese. Punta su ETF con TER sotto lo 0,5%.
- Sovrapposizione : Un ETF sull’S&P 500 e uno sull’MSCI USA? Probabilmente compri le stesse aziende due volte.
- Ribilanciamento : I pesi cambiano col tempo. Ricordati di ribilanciare il portafoglio ogni tanto.
Io stesso ho fatto l’errore di aggiungere un ETF “perché sembrava interessante”, solo per scoprire che non aggiungeva nulla di nuovo. Ora controllo sempre due volte prima di complicarmi la vita.
Conclusione: Trova il tuo equilibrio !
Allora, quanti ETF dovresti avere? La risposta più onesta è: quelli che hanno senso per te. Per la maggior parte di noi, 1-5 ETF sono più che sufficienti per costruire un portafoglio solido, diversificato e facile da gestire. Inizia con uno se sei agli inizi, aggiungi un paio quando ti senti più sicuro, ma non esagerare: un portafoglio semplice è un portafoglio felice.
Sono qui per rispondere a tutte le vostre domande e commenti.