In breve
- Se hai 10-20 anni davanti la volatilità del NASDAQ-100 può essere assorbita e la crescita del tech potrebbe premiarti
- Amanti del rischio: Se ti piace l’idea di puntare su innovazione e crescita anche a costo di notti insonni durante le correzioni
- Se pensi che la tecnologia continuerà a dominare
Quando ho iniziato a interessarmi agli investimenti, il NASDAQ era una di quelle parole che sentivo ovunque: sembrava il Santo Graal della crescita finanziaria. Ma investire tutto su un ETF che replica il NASDAQ è davvero una buona idea? Oggi voglio condividere con te un’analisi chiara e personale, basata su dati concreti, per aiutarti a capire se questa scelta potrebbe fare al caso tuo. Parleremo di cos’è il NASDAQ, quale ETF puoi acquistare in Italia, le sue performance storiche, come si confronta con S&P 500 e MSCI World, e rifletteremo sui rischi e le opportunità, inclusi il famoso crack tecnologico degli anni 2000 e la recente volatilità del settore tech.
Cos’è il NASDAQ?
Il NASDAQ (National Association of Securities Dealers Automated Quotations) è una borsa valori americana, la seconda più grande al mondo dopo il NYSE. Fondata nel 1971, è stata la prima borsa completamente elettronica, un dettaglio che già la rendeva futuristica all’epoca. Oggi è sinonimo di innovazione, perché ospita principalmente aziende tecnologiche come Apple, Microsoft, Amazon, Nvidia e Tesla, ma include anche settori come biotecnologie, telecomunicazioni e consumi discrezionali.
Il NASDAQ è noto soprattutto per il NASDAQ-100, un indice che raggruppa le 100 maggiori società non finanziarie quotate su questa borsa. È su questo indice che si basano molti ETF, ed è quello su cui ci concentreremo oggi.
Quale ETF NASDAQ scegliere in Italia?
In Italia, uno degli ETF più popolari e accessibili per investire nel NASDAQ-100 è l’iShares Nasdaq-100 UCITS ETF (CNDX). Ecco perché potrebbe interessarti:
- Codice ISIN : IE00B53SZB19
- Gestore : BlackRock
- Costo (TER) : 0,33% annuo, competitivo per un ETF settoriale
- Replica : Fisica, cioè l’ETF acquista effettivamente le azioni delle società dell’indice
- Distribuzione : Accumulazione (i dividendi vengono reinvestiti, ideale per la crescita a lungo termine)
- Disponibilità : Quotato su Borsa Italiana, quindi facilmente acquistabile tramite la maggior parte delle piattaforme di trading italiane come Fineco, Directa o Degiro.
Performance storiche del NASDAQ-100
Il NASDAQ-100 ha una reputazione di crescita impressionante, ma non è esente da alti e bassi. Negli ultimi 10 anni (2015-2024), ha offerto un rendimento medio annuo di circa il 17-18%, superando spesso altri indici più diversificati. Ad esempio:
- 2020: +48,9% (boom tecnologico durante la pandemia)
- 2022: -32,5% (correzione tech dovuta a tassi d’interesse in aumento)
- 2023: +55,1% (recupero guidato da AI e semiconduttori)
Questi numeri sono allettanti, ma attenzione: il passato non garantisce il futuro, e la volatilità è alta. Parliamo di un indice che può farti esultare un anno e tenere il fiato sospeso quello dopo.
Perché scegliere un ETF NASDAQ rispetto a S&P 500 o MSCI World?
La domanda che mi sono posto spesso è: perché puntare sul NASDAQ-100 invece di indici più diversificati come l’S&P 500 o l’MSCI World? Ecco alcuni motivi:
- Concentrazione sulla tecnologia: Il NASDAQ-100 è fortemente sbilanciato verso il settore tech (circa il 50%), che ha guidato la crescita economica negli ultimi decenni. L’S&P 500 include tech, ma anche settori più tradizionali come energia e finanza, mentre l’MSCI World è ancora più globale, con un’esposizione del 25-30% al tech.
- Crescita potenziale: Le aziende del NASDAQ-100, come Nvidia o Alphabet, sono leader nell’innovazione (AI, cloud, biotech). Questo le rende candidate a rendimenti superiori in un mondo sempre più digitale.
- Performance storiche: Negli ultimi anni, il NASDAQ-100 ha spesso battuto i suoi rivali, ma con maggiore rischio.

Tuttavia, non è tutto rose e fiori. L’S&P 500 offre una diversificazione settoriale che riduce il rischio, e l’MSCI World copre 23 paesi, proteggendoti da shock specifici degli USA. Il NASDAQ-100, invece, è un “all-in” su crescita e innovazione.
Confronto: NASDAQ-100 vs S&P 500 vs MSCI World
Per darti un quadro chiaro, ho messo insieme una tabella comparativa basata su dati recenti (fino a ottobre 2024). Nota: i numeri sono indicativi e possono variare leggermente.
Caratteristica | NASDAQ-100 | S&P 500 | MSCI World |
---|---|---|---|
Numero di aziende | 100 | 500 | ~1.500 |
Peso tecnologia (%) | ~50% | ~30% | ~25% |
Rendimento medio 10 anni | 17,8% | 12,5% | 10,2% |
Volatilità (dev. standard) | 20,1% | 15,5% | 14,8% |
Esposizione geografica | 90% USA | 100% USA | 70% USA, 30% globale |
Crollo max (2022) | -32,5% | -18,1% | -19,5% |
Osservazioni:
- Il NASDAQ-100 offre rendimenti più alti, ma con una volatilità significativamente maggiore.
- L’S&P 500 è un buon compromesso tra crescita e stabilità.
- L’MSCI World è il più diversificato, ma il suo rendimento è penalizzato da mercati meno dinamici.
Il crack tecnologico degli anni 2000: un monito
Non posso parlare del NASAQ senza ricordare la bolla delle dot-com (1999-2002). All’epoca, il NASDAQ Composite (un indice più ampio del NASDAQ-100) raggiunse un picco di 5.132 punti nel marzo 2000, spinto da un’euforia incontrollata per le aziende internet. Poi, il crollo: in due anni perse il 78% del suo valore.
Un mondo sempre più digitale: il tech può non crollare mai?
Viviamo in un’epoca dove la tecnologia è ovunque: smartphone, cloud, intelligenza artificiale, auto elettriche. Questo mi fa pensare: e se il settore tech fosse destinato a crescere per sempre? Negli ultimi anni, aziende come Nvidia (semiconduttori) e Microsoft (AI e cloud) hanno trainato il NASDAQ-100, e la digitalizzazione globale sembra inarrestabile.
Ma c’è un ma. Anche in un mondo digitale, le valutazioni possono diventare insostenibili. La bolla delle dot-com ci ha insegnato che anche le “certezze” possono vacillare. Inoltre, fattori esterni come regolamentazioni, crisi geopolitiche o aumenti dei tassi d’interesse possono colpire duramente il tech.
La recente caduta del settore tech (2022-2023)
Parliamo della realtà recente. Nel 2022, il NASDAQ-100 ha perso oltre il 30%, spinto da un mix di inflazione, rialzo dei tassi da parte della Fed e timori di recessione. Le big tech come Meta e Amazon hanno subito correzioni pesanti, con cali del 50-70% dai massimi. Nel 2023, però, l’indice è rimbalzato con un +55%, grazie all’entusiasmo per l’AI.
Questo altalena mi ricorda che il NASDAQ-100 non è per i deboli di cuore. Se investi tutto qui, devi accettare che i drawdown (cali) possono essere brutali, ma i recuperi altrettanto spettacolari.
A chi è adatto un ETF NASDAQ?
Torniamo alla domanda iniziale: investire tutto in un ETF NASDAQ è una buona idea? La mia risposta è dipende. Ecco a chi potrebbe andare bene:
- Investitori con orizzonte lungo: Se hai 10-20 anni davanti, la volatilità del NASDAQ-100 può essere assorbita, e la crescita del tech potrebbe premiarti.
- Amanti del rischio: Se ti piace l’idea di puntare su innovazione e crescita, anche a costo di notti insonni durante le correzioni.
- Credenti nel futuro digitale: Se pensi che la tecnologia continuerà a dominare, il NASDAQ-100 è il tuo cavallo.
Non è adatto invece a:
- Investitori prudenti: Se cerchi stabilità, l’S&P 500 o l’MSCI World sono più equilibrati.
- Chi non tollera perdite temporanee: I crolli del 30% non sono rari per il NASDAQ.
- Chi vuole diversificazione: Mettere tutto su un ETF NASDAQ significa scommettere pesantemente su un solo settore e un solo paese.
[pro_contre pros=”Alto potenziale di crescita grazie alla tecnologia||Esposizione a settori come AI e cloud||Performance storiche del 17-18% annuo||Accessibile tramite ETF in Italia” cons=”Volatilità elevata (-32,5% nel 2022)||Concentrazione nel settore tech||Rischio di bolle speculative||Dipendenza dagli USA”]
Conclusione: diversificare o andare all-in?
Dopo aver analizzato il NASDAQ-100, la mia riflessione personale è questa: è un’opportunità fantastica, ma non metterei mai tutto il mio portafoglio su un unico ETF, neanche uno così allettante. La crescita del tech è impressionante, ma i rischi di concentrazione e volatilità sono reali. Un’idea potrebbe essere destinare una parte del portafoglio (20-30%) a un ETF come l’iShares Nasdaq-100 UCITS ETF, bilanciandolo con indici più diversificati come S&P 500 o MSCI World.
E tu, cosa ne pensi? Sei pronto a cavalcare l’onda del NASDAQ o preferisci una strada più tranquilla? Fammi sapere nei commenti e condividi il tuo approccio agli investimenti!
Sono qui per rispondere a tutte le vostre domande e commenti.